Le proprietà e le possessioni

La Canonica portuense dal secolo XII al secolo XV aveva possessioni geograficamente molto estese, non solo nel territorio di Ravenna ma anche nei territori limitrofi: Russi, Bagnacavallo, Alfonsine, Cotignola, Lugo, Imola, Faenza, Forlì, Cervia, Cesena, Predappio, ed inoltre nei territori di Pesaro, Fano e Senigallia. L’area di influenza geografica dei possedimenti portuensi può essere divisa in due: i possedimenti fondiari e le case o canoniche dipendenti da Porto. Nel 1250 appartenevano alla canonica di Porto il convento di Santa Margherita dell’ordine agostiniano a Venezia, a Fano il convento di Santa Maria della Carità – che nel 1255 acquisisce la Chiesa di Santa Maria nuova ad mare – e a Ferrara la chiesa di Santa Maria in Vado. Questa era quindi l’area in cui i canonici ed i priori portuensi esercitavano la loro giurisdizione grazie a privilegi papali e imperiali.

Risale al XVIII secolo un fascicolo intitolato “Foglio dove sono descritte tutte le tenute della R.ma Abbazia di Santa Maria in Porto, e quante sono le tornature di ciascheduna tenuta… ” , dove sono elencate tutte le terre, i confini, la tipologia di terreno e coltivazione agraria presente e le varie tipologie di abitazioni.

L’inventario del 1588

Del 1588 è un inventario di tutti i beni immobili della canonica, e dei relativi privilegi di concessione. Redatto per essere inviato a Roma, come richiesto da un breve di Papa Sisto V, vi troviamo descritte le possessioni nella città di Ravenna e nei territori di “Vangadizza, Meleta, Tombe, S. Zaccaria, Torricella contado di Cesena, Raffanara territorio di Russi, Madrara, Piangipane, Sant’Agostino (in Rocca d’Elmici), Savarna, Alfonsine, Longastrino, Humana, Santa Margherita, Gualdo” seguiti dalle descrizioni dei beni enfiteotici e livellari e dall’elenco dei privilegi papali e imperiali.

I privilegi

I privilegi erano di capitale importanza per dimostrare i propri diritti di proprietà, e per questo venivano accuratamente conservati.

Nelle prime pagine dell’inventario del 1588 si trova un elenco dei privilegi concessi dagli Imperatori e dai Papi nel corso del tempo.

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