COSTRUIRE UNA CITTÀ

Il palazzo delle Poste e Telegrafi

Il primo locale esplicitamente dedicato al servizio postale si trova a Ravenna  nel 1659; in precedenza, e anche per alcuni anni del XVIII secolo, la sua collocazione naturale fu la Stazione Cavalli, che si trovava in via Gamba. Con l’occupazione francese il servizio, cresciuto di importanza, venne collocato in alcuni locali ceduti dall’amministrazione comunale: vi si trovava già una buchetta in muratura e un’inferriata attraverso la quale si poteva comunicare con l’impiegato addetto alla posta. Il traffico postale sempre crescente nel corso del XIX secolo portò al trasferimento del servizio postale al piano terra del palazzo legatizio, del quale vennero adattati alcuni locali.

Il complesso del Palazzo del Legato occupava quasi un intero isolato e ospitava nella parte retrostante gli alloggi delle guardie e le carceri. Ospitò anche la chiesa della Buona Morte, legata alla confraternita che si occupava di accompagnare al patibolo i condannati a morte, le cui esecuzioni si svolgevano presso il piazzale chiamato degli Svizzeri posto nella zona dove ora sorge il Teatro Alighieri.

L’idea di avere a Ravenna un Palazzo delle Poste autonomo è di inizio ‘900, ma la Grande Guerra interruppe l’avanzamento di ogni possibile lavoro. Al termine della guerra fu deciso di ristrutturare il palazzo già in uso; un progetto, a firma  dell’ingegner Pedretti, che prevedeva la copertura in vetro di uno dei cortili del palazzo (ora diventato sede della Prefettura) per farne un grande salone, la ricostruzione della facciata, e l’adattamento di alcuni locali. I lavori iniziarono nel 1921 e terminarono nel 1927.

L’occupazione del fabbricato nel corso della seconda guerra mondiale da parte delle truppe canadesi e inglesi aveva già portato notevoli danni quando, il 25 agosto 1944 nel corso di un bombardamento subito dalla città, il fuoco consumò i locali del secondo piano che crollarono sulla sala arrivi e partenze posta al piano terra.

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